La parodontite e le gengive sanguinanti

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La parodontite o malattia parodontale, un tempo era conosciuta con il nome di piorrea.

Il termine “piorrea” si riferisce a quel momento in cui attorno al dente colpito da malattia parodontale inizia progressivamente a riassorbirsi il tessuto osseo in cui è alloggiato e si presenta una cospicua fuoriuscita di sangue e/o pus dal parodonto.

Gli elementi dentari coinvolti sono spesso mobili rispetto all’osso alveolare che li circonda e talvolta risulta-no incapaci di svolgere la loro funzione masticatoria.

Cos’è la Parodontite?

La malattia parodontale è un’infiammazione interessa il parodonto (peri=intorno, odontos=dente) ovvero quell’insieme di tessuti che circondano il dente conferendogli sostegno e stabilità.

Il parodonto è quindi composto da:

  • gengiva
  • osso alveolare
  • legamento parodontale

La parodontite è una patologia di origine batterica che si manifesta con tutti i sintomi dell’infiammazione.

Il primo campanello d’allarme è il sanguinamento delle gengive, presente inizialmente solo quando le gengive vengono sollecitate , poi anche in maniera spontanea.

Lo sviluppo dell’infezione che causa la parodontite può essere favorito da scarsa igiene orale, interventi odontoiatrici sbagliati, consumo eccessivo di alcool, fumo, etc…

Ad oggi si stima che almeno dieci milioni di italiani soffrano di tale malattia dopo i trenta anni di età.

La parodontite è inizialmente una patologia abbastanza subdola, poiché non presenta sintomi importanti.

Solo lo specialista può accorgersi della sua presenza evidenziando nelle radiografie un’anatomia ossea non ideale e misurando con uno strumento millimetrato il solco gengivale.

 

Come riconoscere la parodontite?

Alcuni segnali sono indicativi dell’infezione in atto:

  • le gengive iniziano a sanguinare sia durante lo spazzolamento sia spontaneamente
  • si abbassano i recessioni gengivali
  • si presenta sensibilità al caldo e/o al freddo
  • i denti si muovono
  • presenza di alitosi persistente.

 

Come curare la parodontite?

Oggi è possibile tenere sotto controllo la malattia parodontale e preservare il proprio sorriso.

Come per ogni patologia è indispensabile una corretta prevenzione e una diagnosi precoce con sedute di igiene professionale a scadenza costante (3-6 mesi).

Nei casi di malattia conclamata si procede con sedute di levigatura radicolare, applicazione topica di antibiotici, decontaminazione delle tasche parodontali con il laser.

Il passo successivo a queste terapie è la chirurgia rigenerativa che consente di riformare il tessuto che è andato perduto intorno agli elementi dentari.

Rispetto al passato è possibile conservare il più a lungo possibile i propri denti evitando di ricorrere a terapie protesiche, ma è vero che per ottenere risultati di successo è fondamentale affidarsi a professionisti seri capaci e competenti e soprattutto è indispensabile una buona collaborazione del paziente.

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